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Usciamo da Stradella prendendo via Corriggio; dopo avere superato il cavalcavia dell’autostrada A21 proseguiamo per 2 km sino al bivio per Portalbera dove c’è l’indicazione di Casa Albina. Sul ciglio della strada, davanti alla casa disabitata, vediamo la lapide posta nel luogo in cui il 26 aprile 1945 venne ucciso in combattimento Giuseppe Carini.
Proseguendo verso San Cipriano per altri 600 m, su un piccolo spiazzo sulla destra in corrispondenza di una curva a sinistra, c’è il cippo (+45°06.261’, +09°17,816') in ricordo dei partigiani Peppino Ozzola (Guido) e Icilio Castaldi (Rico), uccisi dalla Sicherheits che ne getta poi i corpi nel Lancone.
Proseguendo per San Cipriano, non molto distante dal cippo precedente, troviamo sulla destra l’ingresso della Cascina Casotti; al suo interno parte una strada sterrata che va verso il Po; seguendo questa strada raggiungiamo un cascinale sulla cui parete troviamo la targa di Ernesto Tizzoni (+45°06.666’, +09°18,064). Il Tizzoni, insieme ad un altro gruppo di partigiani stava sfuggendo ad un rastrellamento di uomini della Sicherheits e brigatisti ma è stato catturato e subito fucilato.
Ritorniamo ora a San Cipriano e portiamoci sulla s.s. 617 che da Broni va a Pavia in direzione Broni; in corrispondenza dell’indicazione per la Cascina Gerola un cippo (+45°05.160’, +09°15.451’) ricorda il luogo dell’uccisione, avvenuta il 3 febbraio 1945, di Elvezio Zavattarelli; catturato qualche giorno prima e detenuto al Savoia di Broni fu accusato di essere un informatore dei partigiani.
Entriamo ora nell’abitato di Broni e rechiamoci in via Monte Grappa; sulla sinistra, lungo la via, un cippo (+45°03.526’, +09°15.844’) ricorda il luogo dell’uccisione, ad opera della Sicherheits, dei fratelli partigiani Carlo e Mario Zoncada rispettivamente di 19 e 15 anni.
Ritorniamo ora verso il centro di Broni e imbocchiamo sulla sinistra la via Dante Alighieri in direzione uscita da Broni; poco avanti sulla sinistra troviamo il cippo (+45°03.566’, +09°15.772’) in ricordo di Carlo Achilli, Giovanni Bellinzona, Celestina Busoni e Piero Capitelli, detenuti al Savoia di Broni e uccisi per rappresaglia il 25 marzo del 1945. |
