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Iniziamo l’itinerario partendo dal monumento alla Resistenza posto in piazzale Trieste a Stradella (+45°04.537’, +09°18.193’) e saliamo quindi a Montù Beccaria presso il cimitero (+45°02.530’, +09°18.766’) dove, al cui interno, troviamo il grande monumento che ricorda 20 caduti per la libertà.
Spostiamoci quindi verso l’abitato e fermiamoci davanti alle scuole in piazzale Europa dove c’è la targa (+45°02.417’, +09°18.848’) dedicata a Ettore Delmonte che, insieme ad altri giovani renitenti fu catturato a Casa Barbieri da alcuni militi della Brigata Nera al comando di Laura Albera. I catturati vennero legati con una corda e trascinati alle scuole di Montù dove vennero selvaggiamente percossi. Ettore Delmonte morirà poco dopo alla casa di cura di Stradella.
In prossimità della scuola, in viale 26 Aprile nel grande Monumento dedicato ai Caduti della seconda guerra mondiale (+45°03.032’, +09°17.270’) vediamo citato il nome del contadino Francesco Catterini ucciso per rappresaglia da soldati tedeschi nei pressi della sua abitazione in località Roncole.
Uscendo dall’abitato di Montù, sulla sinistra, sono poste una croce (+45°02.066’, +09°18.676’) in ricordo di Aldo Busi e una lapide in ricordo di Mario Rossi e Carlo Pietranera. Busi viene fucilato dai repubblichini il 24 gennaio 1945 per vendicare la morte di un loro collaboratore. Vengono inoltre uccisi i fratelli partigiani Leopoldo e Renzo Brambilla ed altri partigiani incarcerati a Broni, Angelo Cignoli (Tigre), Franco Furini (Miscia), Guido Gennaro (Ruslé) e Bruno Lanati.
Mario Rossi e Carlo Pietranera rimangono invece uccisi insieme a Domenico Arcolaio (Tino) durante l’attacco al presidio della Divisione Littorio di Montù Beccaria.
Scendendo da Montù, nel centro abitato di Tassarole troviamo la lapide (+45°02.252’, +09°18.456’) posta nelle vicinanze del luogo della loro uccisione, dedicata ai fratelli Renzo e Bruno Brambilla.
Scendendo ancora lungo la s.p. 43 in prossimità di una curva sulla destra una lapide (+45°02.135’, +09°18.230’) ricorda il luogo del sacrificio di Angelo Cignoli (Tigre), Franco Furini (Miscia), Guido Gennaro (Ruslé), Bruno Lanati e Domenico Arcolaio (Tino). |
