Nella piazza del Municipio di Menconico è posto un importante Monumento Dedicato ai Caduti (+44°47.742’, +09°16.742’); fra questi sono citati 4 partigiani, tutti di Menconico : Rinaldo Dellagiovanna (Nando), partigiano della “Capettini”, ucciso in modo brutale al monte Penice dopo essere stato ferito nel corso della battaglia dell’Aronchio; Giovanni Ferrari della Divisione “Giustizia e Libertà” caduto il 25 luglio durante la battaglia dell’Aronchio; Vittorio Negri partigiano della “Capettini”, caduto in combattimento il 26 agosto 1944 a Santa Margherita Staffora; Antonio Belli (Mario) partigiano della “Capettini”, deceduto all’ospedale di Varzi il 31 gennaio 1945 dopo essere stato ferito il giorno precedente durante gli scontri avvenuti a Ceci di Bobbio.
Oltre a questi partigiani sono ricordati i civili Igino Poggi e Giovanni Bussolini, entrambi contadini, catturati e costretti a scavarsi la fossa prima di essere uccisi al passo del Penice.
Da Menconico ci portiamo nella piazzetta della località Varsaia (+44°47.888’, +09°17.930’) intitolata a Rinaldo Dellagiovanna (Nando).
Andiamo adesso verso il Passo del Penice dove il località Casa Piazza, nei pressi del bivio per Romagnese, sorge il grande Monumento in Ricordo di Tutti i Caduti della Battaglia del Penice (+44°48.099’, +09°18.831’). Sul monumento sono riportati 28 nomi tra partigiani e civili rimasti uccisi.
Da ultimo saliamo al passo del Penice e imbocchiamo la via che porta in vetta; raggiungiamo una chiesetta sulla destra, prima della cima, davanti alla quale è posta la statua di Aurelio Ferrando (+44°47.439’, +09°19.020'), comandante della divisione Pinan Cichero. |