Da Varzi, attraversato il ponte sullo Staffora, prendiamo la strada che porta verso Fabbrica Curone; dopo circa 2 km in località Nivione, sulla destra, troviamo il cippo di Alfredo Pochintesta (+44°48.575’, +09°11.288’), contadino, fucilato per rappresaglia dalla Sicherheit.
Proseguiamo quindi per altri 2 km circa lungo la s.p. 166 sino all’incrocio che ci porta verso Dego; svoltiamo e percorriamo altri 3 km su strada stretta ma panoramica. Arriviamo poco prima dell’ingresso di Dego dove, tra gli alberi sulla sinistra è ricordata, con un cippo, l’uccisione di Pierino Tomò nel corso di un combattimento (+44°48.578’, +09°09.590’).
Ritorniamo a questo punto verso Varzi e, poco prima di arrivare al ponte sullo Staffora prendiamo a destra verso Monteforte. Il percorso è di circa 6 km e si svolge su strada stretta in mezzo ai boschi e raggiunge la frazione a circa 700 metri di altezza. La frazione è praticamente semi abbandonata; occorre parcheggiare l’auto all’ingresso della frazione e proseguire a piedi sino al vecchio cimitero posto nella parte alta dell’abitato. All’interno del cimitero, posta sul muro di sinistra vicino al cancelletto d’ingresso, troviamo la targa (+44°48.193’, +09°12.553’ ) che ricorda Esposito Carmine (Melo), Vittorio Venagli (Pisa) e Flavio Zanonato (Padova), tutti della Capettini, uccisi durante un attacco di sorpresa effettuato da rastrellatori provenienti da Varzi che bruciarono anche il piccolo abitato. |