In località Redavalle, sul lato destro della strada all’ingresso dell’abitato, è posta la lapide (+45°02.299’, +09°11.934’) di Ambrogio Bernini. Catturato a Castelletto la sera del 04 dicembre 1944 insieme ai compagni Casarini Alfredo e Savi Candido viene ucciso alle prime ore del 5 dicembre 1944 in questo posto durante il rientro in caserma ad opera dei militi che lo avevano catturato. I compagni erano già stati uccisi nelle ore precedenti lungo la via dopo la cattura.
Portiamoci ora presso il cimitero di Redavalle, nel cui ingresso (+45°02.627’, +9°12.178’ ) è ricordato Peppino Capitani di anni 18, catturato dai tedeschi il 19 dicembre 1944 nella scuola di Brallo, fu incarcerato a Varzi per essere poi trasferito a Bolzano; infine deportato a Mauthausen e assegnato al sottocampo di Gusen, dove morì il 19 marzo 1945.
Ritorniamo ora verso la via Emila ed attraversiamola entrando nell’abitato di Redavalle in via Garibaldi. A 50 metri dalla via Emilia troviamo due cappellette, una di fronte all’altra; in quella di sinistra (+45°02.333’, +9°12.274’ ) è posta una targa dove viene ricordato Peppino Capitani.
Sulla stessa via, poco più avanti sulla destra, una grande lapide affissa sulla facciata del municipio (+45°02.267’, +9°12.259’ ) ricorda Peppino Capitani. |