PIETRE D'INCIAMPO
 
Fortunago - Località Costa Pelata
 
 
 

Monumento in memoria ai caduti posto nel luogo della battaglia di Costa Pelata (S.P. 203) nel comune di Costa Cavalieri

La battaglia di Costa Pelata 

(tratto da “ La Resistenza e i suoi Caduti tra il Lesima e il PO” di Ugo Scagni  ed. Guardamagna)

 “…il 12 marzo 1945 i partigiani passano decisamente al contrattacco nei due settori ancora in mano ai nazifascisti. A Valverde i garibaldini della Crespi, a cui si sono uniti i cecoslovacchi della Capettini e molti giellisti, iniziano un duro combattimento con i nemici che presidiano il paese. A Costa Pelata, i garibaldini della Casotti, riaccendono la lotta contro i nazifascisti che si sono attestati attorno all'importante altura.

 Lo scontro a Costa Pelata si svolge a fasi alterne e la sommità viene più volte persa e più volte riconquistata da entrambi le parti contendenti, che, nell'intento di volgere le sorti della battaglia a proprio favore, chiedono ripetutamente rinforzi.

 Gli aiuti ai rastrellatori arrivano da una colonna che giunge dalla Val di Nizza e che marcia verso Costa Pelata tenendo davanti a sé due civili, presi come al solito in ostaggio per farsi scudo dalle armi partigiane.

 Dal Monte della Guardia, però, la colonna è ripetutamente attaccata dal distaccamento Bixio della Casotti. Nella sparatoria viene gravemente ferito Vento (Luigi Migliarini), comandante dello stesso distaccamento; sarà ucciso brutalmente poco dopo da un milite fascista. Vinta la resistenza degli uomini di Vento, la colonna si congiunge con gli altri nazifascisti a Costa Cavalieri, dando loro manforte.

 Anche ai partigiani impegnati nella battaglia arrivano però rinforzi: giungono dalle brigate Sandri, Balladore e Togni, nonché da due squadre di giellisti della 2^ Brigata operante in Val Tidone.

 Gli uomini della Togni hanno con sé l'autoblinda di Fiorentini, mentre i giellisti sono muniti di una discreta quantità di "panzerfaust" che, usati con molta perizia da un partigiano austriaco, producono notevoli danni alle postazioni tedesche. In questa fase dell'attacco è ferito seriamente il partigiano giellista Pio (Gino Molinari), che, malgrado il suo immediato trasporto all'ospedale di Bobbio, vi morirà alcuni giorni dopo. Anche due contadini di Scagni, Giovanni Antonielli e Giuseppe Bonelli, muoiono falciati dalle mitraglie tedesche, proprio mentre stanno tentando di liberare il loro bestiame dalle stalle incendiate da pallottole traccianti.

 Ad un certo punto della lotta, i rastrellatori, continuamente attaccati da varie parti e minacciati di accerchiamento, si devono ritirare dalla loro postazione principale. Poco dopo fanno caricare da alcuni contadini locali sui carri i morti e i feriti e velocemente abbandonano anche le altre postazioni dimenticando sul luogo della battaglia un loro caduto.

 Accompagnati dagli stessi contadini, che sono costretti a collaborare al trasferimento, si avviano con molta circospezione verso la base di: partenza. Durante il tragitto, a Languzzano, sono ancora contrastati dalle armi partigiane che provocano a loro altre perdite: è ucciso un mongolo e altri militi sono feriti.

 A recuperare la salma del commilitone che avevano dimenticato mandarono poi da Godiasco Alessandro Schiavi, uno dei contadini di Costa che erano stati costretti ad accompagnare i nazifascisti fino a quel paese.

 Per evitare che lo Schiavi disobbedisse all'ordine ricevuto, i rastrellatori tennero in ostaggio a Godiasco ilfiglio Carlo per tutto il tempo dell'operazione di trasporto della salma. 

 Alessandro Schiavi fu così costretto a ritornare a Costa con il suo carro, prelevare la salma del repubblichino e portarla a Godiasco e ciò per riavere alla fine il figlio.

 Alla ritirata dei tedeschi e dei fascisti da Costa Pelata corrisponde quella pressoché contemporanea dei loro commilitoni da Valverde, che, dopo aver lasciato in mano ai partigiani alcuni prigionieri, sono costretti a lasciare il paese per evitare di essere sopraffatti. Il successo partigiano ottenuto nei due giorni di lotta è quindi completo ed è frutto sicuramente dell'unione deliberata pochi giorni prima a Casa Marchese, la quale, come ha scritto Toni:

 "ha moltiplicato l'efficienza tattica delle forze patriottiche, che hanno saputo dimostrare una tale capacità di manovra da sgomentare letteralmente il nemico, il quale non si aspettava una reazione organizzata e tanto meno un contrattacco cosi tempestivo ed irruente".

 

 
divisorio_nomi.jpg
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
 
+44.91563, +09.213
+44°54.938’, +09°12.780’
+44°54'56.28, +9°12'46.80
 
 
Raggiungi il luogo del ricordo, inserisci il luogo di partenza:
Via: Città: Provincia:
 
 
IN RICORDO DI:
 
Antonielli Giovanni di anni 57
contadino, vittima civile; nato a Zavattarello il 18 dicembre 1887 e residente a Scagni di Fortunago; ucciso dalle mitraglie dei nazifascisti, in località Scagni, durante la battaglia di Costa Pelata del 12 marzo 1945. ...
divisorio_nomi.jpg
Bizantini Anselmo di anni 55
contadino, vittima civile; nato a Fortunago il 19 giugno 1899 e residente a Fortunago; fucilato da militari tedeschi a Fortunago il 21 settembre 1944. ...
divisorio_nomi.jpg
Bonelli Giuseppe di anni 64
contadino, vittima civile; nato a Pecorara (Piacenza) il 7 febbraio 1881, residente a Fortunago in località Scagni; ucciso il 12 marzo 1945 a Scagni da una mitraglia dei nazifascisti. ...
divisorio_nomi.jpg
Chiesa Gino di anni 20
contadino, renitente alla leva; nato a Fortunago il 15 ottobre 1924 e residente a Fortunago in località Gravanago; catturato dalla GNR di Montalto Pavese nell'estate '44 a Torre del Monte di Borgo Priolo in seguito ad una delazione, veniva inc...
divisorio_nomi.jpg
Kard Ascaz di anni 45
partigiano di nazionalità sovietica appartenente alla "Banda del Greco"; deceduto il 31 dicembre 1944 in località Scagni di Fortunago, dopo essere stato ferito per sbaglio da altri partigiani nei pressi di Losana di Mornico. ...
divisorio_nomi.jpg
Migliarini Luigi (Vento) di anni 22
impiegato, partigiano della Divisione "Gramsci", Brigata "Casotti", comandante di Distaccamento; nato a Rimini il 4 marzo 1923; caduto in combattimento contro i nazifascisti il 12 marzo 1945 a Polinago di Fortunago. ...
divisorio_nomi.jpg
Molinari Gino (Pio) di anni 22
operaio, partigiano della Divisione "Piacenza", 2a Brigata; nato a Piacenza il 19 novembre 1922 e residente a Piacenza; ferito gravemente nella battaglia di Costa Pelata, nel comune di Fortunago, il 12 marzo 1945, veniva trasportato all'ospedale di B...
divisorio_nomi.jpg
 
Elenco Luoghi