operaio, partigiano della Divisione Aliotta, Brigata Matteotti, nome di battaglia GET; nato a Montù Beccaria il 14 marzo 1925 e residente a Pavia. Se Gioele fosse venuto al mondo venti anni prima, il fascismo avrebbe avuto, fin dal suo nascere, un oppositore irriducibile, un antifascista disposto a tutto, un matteottino dalla battaglia facile. Appartenne giovanissimo al gruppo denominato Crociati per la Libertà di ispirazione cristiana; quindi entrò a far parte della Resistenza in circostanze e luoghi diversi, sempre pronto all azione, anche individuale e spericolata. Abbandonata Pavia allorquando si costituìla Banda Fusco, divenne partigiano combattentedi questa formazione e, alla costituzione della Brigata Matteotti, vice comandante di essa. Purtroppo la sua preziosa attività partigiana non durò a lungo perchè, nell agosto del 1944 cadde da eroe come si legge nella seguente motivazione per il conferimento della Medaglia d Argento al V.M. (alla memoria):

- Durante uno scontro con una soverchiante formazione di allievi ufficiali della Brigata Nera di Pavia in località Belvedere di Montalto, affrontava alla testa di pochi dei suoi il nemico assai più forte di uomini e mezzi. Nelloscontro cruento, durante il quale imbracciava un fucile mitragliatore, si porta a brevissima distanza dal nemico incitando i compagni alla lotta. Fu colpitoin fronte e i fascisti, successivamente, infierirono sul suo corpo conficcandogli in bocca, con gesto dispregiativo e mostruoso un palo -

Sul luogo della battaglia sorge un cippo che lo ricorda, insieme con Celso Alberici (Tonon) caduto con lui. Alla costituzione della Divisione a Pizzi Gioele fu intitolata una Brigata comandata da Bruno Camisasca (Bruno) e da Stefan Siroky (Stefano) e composta quasi esclusivamente da combattenti slovacchi.

I resti mortali di Get riposano nel Monumento al Partigiano nel cimitero di Montù Beccaria.

(Fonte: I Caduti della Divisione Matteotti Valle Versa Dario Barni - Bruno Meriggi)