PIETRE D'INCIAMPO
 
Ravetta Aldo (Argo)
di anni 24
 

Contadino, partigiano della Divisione "Pinan-Cichero", Brigata "Arzani"; nato a Bagnaria il 29 marzo 1920 e residente a Bagnaria, caduto il 14 marzo 1945 nella battaglia per la liberazione di Garbagna (Alessandria).

Nel 1941 viene reclutato nel 1° Rgt Alpini di Aosta e successivamente nel 1943 transita in forza all'Arma dei Carabinieri. Dopo l'8 settembre 1943, da Trieste, dove presta servizio, rientra in famiglia; a casa trova i fratelli minori renitenti alla leva e con essi prima si rifugia nei boschi nella zona di Pian del Lago, sopra Bagnaria, poi si aggrega, con il fratello Rino, al movimento di liberazione che opera nell'alta Val Curone e Grue.

Tra i partigiani Aldo prende il nome di "Argo" e, per la sua pregressa seppur breve esperienza militare, ma soprattutto per i suoi saldi convincimenti negli ideali di libertà, gli viene affidato il comando di un distaccamento della Brigata "Arzani". Nel frattempo a Bagnaria la famiglia Ravetta è fatta oggetto di pesanti persecuzioni. La sorella Ines viene tradotta dai fascisti a Varzi dove sarà liberata da un comando partigiano il 20 settembre 1944, dopo tre lunghi mesi di prigionia.

"Argo" con il suo distaccamento partecipa a numerose azioni militari e il suo sarà un importante contributo dato al movimento di Liberazione.

Il 14 marzo 1945 la brigata "Arzani" e il Battaglione "Po" accerchiano a Garbagna, in Val Grue, un comando di fascisti composto da 60 soldati comandati dal Colonnello Gianelli. I fascisti ormai chiusi in una trappola senza uscita, dapprima ingaggiano un violento scambio di fuoco, poi chiedono la resa. Nonostante ciò, "Argo", riconosciuto, viene vigliaccamente colpito a morte, Ora, nel piccolo centro della Val Grue un monumento ricorda il suo sacrificio e Bagnaria, in onore di un suo cittadino gli ha intitolato una via nella frazione di Ponte Crenna (Fonte: Rolando Sapelli - BAGNARIA Storia, uomini e fatti - Guardamagna Editore Varzi).

 La battaglia di Garbagna - 14 marzo 1945

Pubblichiamo su gentile concessione della signora Elisabetta Remotti una ricostruzione della battaglia di Garbagna basata su testimonianze locali.

All’alba del 14 marzo 1945, circa 180 fascisti del battaglione delle brigate nere di Tortona, Arquata, Serravalle e Novi Ligure, al comando del colonnello Gianelli, e 44 tedeschi lasciano il presidio di Brignano e si dirigono verso il crinale che divide la val Curone dalla val Grue e si dirigono a Garbagna, nel territorio dove opera la brigata partigiana ARZANI. Alle 5,30 del mattino un contadino avvista la colonna e corre ad avvisare LEOPARDO (Fermo Bruno) a Tassare, da qui partono le staffette per Avolasca al distaccamento di PALO (Domenico Marchesotti), a Sant’Alosio da ERCOLE (Pietro Manzini) e NEMBO a San Vito. Leopardo invia anche una staffetta a Montebore per avvisare ARGO (Aldo Ravetta), CURONE BIANCO e ULNO, alle 8 del mattino tutti i distaccamenti partigiani sono avvertiti e si radunano sulle colline che circondano il paese. Intorno alle 9 del mattino la colonna di fascisti entra trionfante in piazza Doria, Gianelli sale alla locanda del Cervo e telefona al comando di Tortona annunciando che Garbagna è stata liberata dai ribelli. Intanto le camicie nere entrano prepotentemente con le armi nelle case, nelle botteghe, nelle locande razziando e distruggendo, mentre i tedeschi cercano postazioni strategiche per posizionare le armi ed appostarsi per un eventuale attacco. Tre camicie nere si dirigono verso Castelvero Vecchio dove si trovano di fronte una pattuglia di partigiani appostati che sparano, la raffica ne uccide due, l’altro riesce a fuggire e corre ad avvisare Gianelli. Da questo momento comincia la battaglia perché i Repubblichini si rendono conto di essere finiti in trappola. Nel primo pomeriggio, Gianelli obbliga una delegazione, composta dall’Arciprete Don Stringa, il sindaco Marco Alvigini, il medico Carlo Alvigini e l’impiegato comunale Gaspare Alvigini, ad andare a parlamentare con i capi partigiani, a Pratolino, sulla sponda destra della Garbagnola, da ARGO, poi a Castelvero sulla sponda sinistra, da PALO, intanto gli squadristi catturano più garbagnoli possibili radunandoli in piazza e minacciando fucilazioni sommarie, i tedeschi sequestrano i bambini, trascinati fuori dalla scuola con le maestre e formano una lunga coda lungo la contrada con i civili all’esterno a far da scudo. Paola Remotti e Antonio Toncini salgono sul campanile di San Rocco per veder dove venivano trascinati i loro familiari ma vengono uccisi da un unico colpo di un partigiano appostato che li aveva scambiati per tedeschi. Quando il gruppo arriva allo slargo del ponte del Tonno i partigiani di SILLA e di ARGO iniziano a sparare, improvvisamente tutti i civili fuggono e si riparano nelle case che vengono prontamente aperte per accogliersi (e prontamente richiuse), Gianelli e i suoi si trovano scoperti, i tedeschi tentano di fuggire ma vengono feriti e catturati, i fascisti si buttano nell’alveo del torrente , arrivano alla fine del paese e si barricano nelle ultime due case, dopo una fitta sparatoria, vedendosi circondati, si arrendono sventolando un lenzuolo bianco, ARGO scende di corsa dal castello seguito da MERCURIO, prende la strada per il mulino (ora via ARGO) ma arrivato nel campo dietro le case viene raggiunto da una raffica di mitra e ucciso, Mercurio sarà ferito gravemente. I fascisti e i tedeschi depongono le armi, sono 168 uomini, vengono catturati e portati a Cabella e consegnati alla brigata ORESTE. La giornata è finita, restano sul campo sei morti, due civili, Argo e tre fascisti, i prigionieri nei giorni seguenti saranno condotti a Dovanelli e a Rovegno, dove saranno processati e, quasi tutti giustiziati.

 
 
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RICORDATO NEI SEGUENTI LUOGHI:
 
Bagnaria - Via IV Novembre
Monumento ai Caduti posto davanti al municipio in via IV Novembre a Bagnaria ...
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+44.8258, +09.12316
+44°49.548’, +09°07.390’
+44°49'32.88, +9°7'23.40
 
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Garbagna (Alessandria) - Via Aldo Ravetta
Cippo monumento posto in via Aldo Ravetta a Garbagna (Alessandria) ...
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+44.782250, +8.998933
+44°46.935’, +8°59.936’
+ 44°46'56.1, +8°59'56.2
 
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Cantalupo Ligure (Alessandria) - s.p. 140
Monumento ai Partigiani della Divisione Pinan Cichero posto sulla s.p. 140 nel comune di Cantalupo Ligure (Alessandria) nelle vicinanze di Pertuso.   “ Di questi monti popolo armato...
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+44.72555, +09.028483
+44°43.533’, +09°01.709’
+44°43'31.98, +9°01'42.54
 
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Brallo di Pregola - Cimitero di Pregola
Contadino, partigiano della Divisione "Pinan-Cichero", Brigata "Arzani"; nato a Bagnaria il 29 marzo 1920 e residente a Bagnaria, caduto il 14 marzo 1945 nella battaglia per la liberazione di Garbagna...
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+44.748150, +09.285433
+44°44.889’, +09°17.126’
+44°44' 53.30", +09°17'07.60"
 
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Elenco Caduti