PIETRE D'INCIAMPO
 
Negri Renato
di anni 44
 

Nato a Fivizzano (MC) nel 1901. Ispettore militare delle formazioni Giustizia e Libertà; partigiano con nome di battaglia "Napoli". Dalle cronache dell'epoca il ricordo dell'eccidio sulla Vigentina (http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2006/04/20/PC7PO_PC705.html) Il convoglio, destinato a raggiungere il campo di concentramento di Bolzano, arrivò a Pavia attorno alle 7 del 24 aprile e dopo una breve sosta riparti per Milano seguendo la strada Vigentina. Nelle vicinanze di Bornasco il convoglio fu avvistato da aerei alleati e, prima che fosse attaccato, i tedeschi abbandonarono la corriera per mettersi in salvo imponendo ai detenuti di non allontanarsi dal mezzo. Non appena gli aerei iniziarono a mitragliare, due prigionieri, Raffaele Pieragostini, partigiano comunista, e l'anarchico Rinaldo Ponte, balzarono fuori dalla vettura. Il sergente SS Langmann, accortosi del tentativo di fuga, non esitò a freddarli con una scarica di colpi. Nel frattempo un nuovo raid aereo investi la colonna colpendo a morte il generale di brigata Cesare Rossi, il maggiore GiovanBattista Stallo, il dottor Renato Negri, seguace del partito d'azione, e Giovanni Napoli. Quel momento di particolare tragicità fu l'occasione propizia per 9 prigionieri di darsi alla fuga mentre altri 10 rimasero nelle mani del nemico. In un'osteria di Pontelungo, di proprietà di Giuseppe Uggè, ricevettero i primi soccorsi assistiti da don Achille Boggioni e dal medico Carlo Casalino. Il convoglio riparti e alle prime luci dell'alba del 25 giunse al carcere di San Vittore dove vi fu uno scambio di prigionieri con le formazioni partigiane. Il gruppo degli scampati volle tornare sul luogo dell'eccidio dove, il giorno 27, si stava preparando la cerimonia per omaggiare i caduti. I nazisti avevano impartito drastiche disposizioni alla popolazione di Bornasco perchè le salme fossero gettate in una fossa comune. E invece i cittadini, pur temendo rappresaglie, raccolsero i cadaveri e li composero in casse di legno acquistate con i fondi di un'improvvisata sottoscrizione popolare. I resti dei caduti, il 4 maggio, tornarono a Genova dove a Palazzo Ducale fu allestita la camera ardente che divenne meta, secondo le cronache del tempo, di un incessante pellegrinaggio popolare.

 
 
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RICORDATO NEI SEGUENTI LUOGHI:
 
Bornasco - Str. Provinciale 205
Monumento posto sul luogo dell'eccidio sulla strada provinciale 205 (Vigentina) nel comune di Bornasco (PV)....
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+45.273033, +09.211566
+45°16'22.92
+45°16.382’, +09°12.694’
 
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Elenco Caduti