Contadino, nato a Montù Beccaria il 9 ottobre 1922 e residente a Montù Beccaria. Fu fra coloro che la notte di capodanno del 1944 costituirono a Casa Bernardini di Montù Beccaria il primo nucleo antifascista che diventò poi banda armata. Da essa, entrò poi a far parte della Brigata Matteotti alla sua fondazione, il 25 luglio 1944. Partecipò, fra l\\\'altro, allo scontro che la sua formazione ebbe il 10 agosto 1944 al Belvedere di Montalto Pavese contro forze soverchianti di allievi ufficiali della Brigata Nera di Pavia, nella quale morirono combattendo Gioele Pizzi (Get) e Celso Alberici (Tonon). Rimasto ferito, Beltrami venne catturato insieme con Maurizio Vercesi (Leduc) e portato in un primo tempo a Casteggio. Qui i due furono sottoposti a visita medica dalla quale emerse la gravità delle loro ferite (Renzo Colombi (Renzo) caduto egli pure prigioniero ma ferito solo leggermente a un braccio, ricorda che i poveretti si lamentavano continuamente). Successivamente Beltrami e Vercesi furono trasportati a Montebello della Battaglia presso il cui cimitero furono passati per le armi, malgrado il pietoso intervento a loro favore della baronessa Ghislanzoni, residente in questo Comune. Durante l esecuzione Rino mantenne un contegno fiero e sprezzante, degno di un giovane combattente per la Libertà. Al suo nome il comando di Brigata intitolò a suo tempo il distaccamento di Ruino, comandato da Giovanni Pasturenzi (Nani). La salma riposa nel Monumento funebre al Partigiano eretto nel cimitero di Montù Beccaria. (fonte:I Caduti della Divisione Matteotti Valle Versa Dario Barni - Bruno Meriggi)