Operaio antifascista, nato il 3 gennaio 1909 a Cilavegna. Il 3 marzo 1944 viene arrestato per aver preso parte ad uno sciopero insieme alle operaie in sciopero Cirini Luigina, Giannini Clotilde e a Giovanni Maccaferri e al sarto Zorini Omodeo Pietro. Rinchiuso dapprima nel Castello di Vigevano,  è poi incarcerato a Milano nel carcere di San Vittore, infine inviato a Fossoli per essere deportato in Germania. Casinghino riuscirà fortunatamente a sopravvivere e tornare a casa, come pure la Campana e la Cirini. Moriranno invece in Germania sia La Giannini che il Maccaferri.