PIETRE D'INCIAMPO
 
Pozzol Groppo (Alessandria) - Sacrario Partigiano
 
 
 

Monumento Sacrario posto in località Biagasco nel comune di Pozzol Groppo (Alessandria). Cerimonia commemorativa del 25 aprile 2014

In seguito ad una delazione, consistenti forze brigatiste, sorpresero nel sonno il gruppo di partigiani.

 Riportiamo qui sotto una parte della Commemorazione dell’eccidio a cura di Mario Sonzini

  … nella notte fra 30 e 31 gennaio una trentina d\'uomini della Sicherheits di Fiorentini con una decina di militi della GNR di Voghera comandati da Antonio Bruschi si danno appunta­mento a S. Desiderio da dove salgono a circondar Groppo. Fiorentini si dirige verso centro paese, fa salire a destra il suo vice Pier Alberto Pastorelli che al processo dirà d\'essersi unito per salvar Covini che sapeva padre di bimbi piccoli, e a sinistra Bruschi che dirà invece d\'esser rimasto a far accerchiamento con la GNR: forse han già sorpreso leggermente lontane le guardie partigiane Fulvio Sala e Giovanni Torlasco insieme a un giovane renitente del luogo. Appena in paese Pa­storelli scorge Fiorentini con un uomo corpulento: \"Il mezzadro del parroco ci guida sul posto, è alla scuola\". Qui insieme a Bertoluzzi e 5 o 6 altri il maresciallo Amend si avvia alla porta mentre a la­to s\'alza una scala: all\'irruzione dalla porta Pastorelli penetra fracassando la finestra. I nazifasci­sti spianano le armi: i partigiani son fatti alzare dai giacigli dove dormivano. Nell\'avvicinarsi a Covini Pastorelli avrebbe prevenuto Amend che già urla \"Questo l\'ammazzo io\" dicendogli di calmarsi e non ammazzar nessuno perché i prigionieri non hanno armi. Scalzi e seminudi due di loro fra cui Alberto Piumati son condotti sullo spiazzo antistante: Fiorentini lo spinge col mitra contro il muro della scuola ma Alberto gli afferra l\'arma e l\'affronta. Accorre subito un altro mi­lite: Piumati stramazza. Pastorelli dirà d\'aver udito i colpi mentre scendeva a riferir l\'assenza di armi e chiedere a Fiorentini di placar Amend. \"Voleva disarmarmi\" si sarebbe giustificato Fioren­tini e su Amend avrebbe aggiunto: \"Non t\'immischiare, raduna gli uomini e lasciagli far il suo dovere\". Anche Bruschi dirà d\'essersi avvicinato appena uditi gli spari ma, visto a terra il cadavere, non si sarebbe avvicinato perché impressionabile! Pastorelli sarebbe poi risalito a comunicar ad Amend che Fiorentini intende interrogar Covini che però può muoversi solo a rilento. Ridisceso, Pasto­relli avrebbe quindi fatto aprir l\'albergo di fronte, poi, mentre Fiorentini vi comincia a interrogar Martinelli e la Mascherini, si sarebbe messo a tranquillizzar gli ospiti presenti fra cui una coppia francese e l\'ex compagno di scuola Angelo Gilardoni. Improvvisa fuori risuona una raffica, poi sarebbe entrato Amend dicendo \"L\'ho ucciso io\" evidentemente riferito a Covini. Alla protesta di Pastorelli \"Perché? T\'ho detto che dovevamo interrogarlo a Broni\", Fiorentini avrebbe commentato \"Così l\'ha bell\'e interrogato\". Amend avrebbe poi esibito il portafogli di Covini dicendo: \"Lo tengo sino a domani per mostrarlo alla Piera\". L\'interrogatorio prosegue e, quando s\'alzano, convinto che sarebbe proseguito più tardi, Pastorelli s\'attarderebbe a parlar con Gilardoni. Appena fuori però il diciannovenne varzese Pietro Botti detto Bellezza si sarebbe fatto sotto ad Anna Mascherini, l\'avrebbe pesantemente insultata e poi l\'avrebbe uccisa sparandole in bocca. E\' probabile che a questo punto Lucio Martinelli, rimasto sino ad allora calmo e impassibile, abbia avuto una rea­zione: una raffica uccide pure lui. Poi, con i corpi senza vita sulla neve, i nazifascisti si sarebbero trattenuti in osteria a pranzare. Infine, ridiscendendo verso lo Staffora, in lontananza sarebbe echeggiato un \"Abbiam preso due armati\": Pastorelli avrebbe ordinato di condurli al camion ma poi, nel buio della notte, avrebbe detto di far presto e portarli giù. Partono nuove raffiche: anche Giovanni Torlasco e Fulvio Sala sono stati uccisi.

 

 
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Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
 
+44.86573, +09.06675
+44°51.944’, +09°04.005’
+44°51\'56.64, +09°04\'0.30
 
 
Raggiungi il luogo del ricordo, inserisci il luogo di partenza:
Via: Città: Provincia:
 
 
IN RICORDO DI:
 
Covini Carlo (Oscar) di anni 38
incisore e scultore ligneo, padre di sei figli. E' tra i primi ad unirsi alla Resistenza, prima in appoggio al Greco poi come commissario politico della Brigata "Cornaggia" appartenente alla Divisione "Aliotta"; nato a Voghera il 7 giugno 1906 e...
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Martinelli Lucio (Lucio) di anni 23
studente in medicina, vice commissario della Divisione Aliotta; nato a Trescore Balneario (Bergamo) il 20 maggio 1921 e residente a Chiusani di Rocca Susella; catturato e fucilato dai nazifascisti il 31 gennaio 1945 a Biagasco di Pozzol Groppo (Aless...
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Mascherini Anna Maria (Anna) di anni 20
infermiera, partigiana della Divisione \"Aliotta\", Brigata \"Cornaggia\"; nata a Voghera il 4 giugno 1924 e residente a Voghera; catturata e uccisa dai nazifascisti il 31 gennaio 1945 a Biagasco di Pozzol Groppo (Alessandria) insieme a Alberto ...
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Piumati Ermes Alberto (Staffora) di anni 29
giornalista, comandante della Brigata Cornaggia appartenente alla Divisione Aliotta; nato a Godiasco il 20 settembre 1915 e residente a Salice Terme; figlio di un edicolante socialista di Salice: reduce dai fronti di Jugoslavia e Russia dove in un&rs...
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Sala Fulvio di anni 21
operaio, partigiano della Divisione \"Aliotta\", Brigata \"Cornaggia\"; nato a Godiasco il 9 gennaio 1924 e residente a Godiasco; catturato e ucciso dai nazifascisti il 31 gennaio 1945 a Biagasco di Pozzol Groppo (Alessandria) insieme ad Anna Mascher...
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Torlasco Giovanni di anni 23
contadino, partigiano della Divisione "Aliotta", Brigata "Cornaggia"; nato a Godiasco l'8 settembre 1921 e residente a Godiasco; fucilato il 31 gennaio 1945 dai nazifascisti a Biagasco di Pozzol Groppo (AL) insieme a Alberto Piumati, Anna Mascherini,...
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Elenco Luoghi